Il mondo della stampa è in continua evoluzione, con margini di crescita interessanti e un progresso tecnologico che pare inarrestabile. Ma quali sono le esigenze con le quali uno stampatore deve fare i conti? Cosa richiedono i clienti e quale il modo migliore per soddisfarli?
Secondo un’indagine InfoTrends, i buyers mettono al primo posto la qualità dello stampato (2,7 punti all’interno di una scala da 1 a 4) e le caratteristiche intrinseche dello stesso, seguita dal prezzo finale (2,6).
Questo significa che l’industria del packaging ricerca prodotti di alta qualità, che sappiano soddisfare le richieste del marketing contemporaneo (grande resa cromatica con una buona saturazione del colore, stampa precisa e flessibile per quanto riguarda i dettagli e i caratteri) ma che al tempo stesso scontino un prezzo di realizzazione competitivo.
In un quadro caratterizzato prevalentemente da queste due esigenze, la flexografia offre una soluzione di primo piano: nata proprio come tecnica di stampa rapida ed economica per gli imballaggi e per il packaging, nel tempo si è raffinata fino a competere con la stampa diretta, pur rimanendo economica. Il principale vantaggio di questa tecnica di stampa è la versatilità d’uso: i cliché di fotopolimero (o gomma) usati in flexografia sono adatti alla stampa su cartone ondulato, su film plastici e persino sull’alluminio. Un singolo impianto, in altre parole, può essere convertito per la realizzazione di un’ampia gamma di imballaggi differenti, con un conseguente risparmio. L’importante è prevedere un’area per lo stoccaggio e la corretta conservazione delle maniche usate per la stampa.
Le maniche flessografiche in elastomero inoltre hanno una resa produttiva nettamente superiore a quella di altri impianti stampa e la crescita tecnologica degli ultimi decenni ha permesso di produrre cliché di altissima qualità. Ecco dunque che, per chi cerca una soluzione economica (magari per allestire un impianto stampa con un investimento tutto sommato contenuto e con un occhio alla flessibilità) ma di alta qualità, la flexografia è la scelta migliore. A patto di affidarsi a un’azienda che realizzi impianti per la stampa flexo di alta qualità. Come Nu-Maber, leader del settore con un’esperienza più che trentennale.